La nostra ricetta si ispira a quella classica emiliana, ma il ripieno custodisce un piccolo ingrediente segreto molto veneto.
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La nostra ricetta si ispira a quella classica emiliana, ma il ripieno custodisce un piccolo ingrediente segreto molto veneto.
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In casa nostra fare i tortellini era una vera impresa militare! Nonna Maria era il generale, mamma e zia Bruna i colonnelli, noi 4 ragazze soldati semplici e poi c’era lei, zia Elvia che i tortellini non li sapeva proprio fare, ma di starsene comoda a casa non ci pensava per nulla! Era Operazione Tortellino e le gerarchie dovevano essere rispettate alla lettera, niente eccezioni! Ora siamo rimaste in due, io e mia cugina Rosetta, ma siamo molto organizzate, operazione tortellino continua e la tradizione è salva. La nostra ricetta si ispira a quella classica emiliana, ma il ripieno custodisce un piccolo ingrediente segreto molto veneto: la luganega! Non pensate a quelle salamelle lunghe, lunghe che vedete sugli scaffali dei supermercati. La nostra luganega è una cosa seria, perdinci! Grassa, grassa, macinata fine, fine e molto, ma molto speziata. Noce moscata, cannella, pepe e … ma … chissà cos’altro. Questo sì che è un vero segreto, il segreto del norcino! Ah, dimenticavo, per noi i tortellini sono rigorosamente in brodo, brodo di cappone, mi raccomando! Dosi per 6 persone.
Faccio la fontana con la farina, unisco le uova, e formo l’impasto che deve essere liscio e un po’ più morbido di quello delle tagliatelle per sigillare meglio il tortellino. Lo faccio riposare avvolto nella pellicola e intanto preparo il ripieno.
Rosolo dolcemente in burro le tre carni tagliate a fettine sottili profumando con la salvia. Regolo di sale e pepe. Appena raffreddate le passo al tritacarne insieme a prosciutto e mortadella. Unisco il formaggio e ammorbidisco con la luganega. Assaggio e regolo di sale e pepe.
Stendo la pasta con il matterello, ma si può fare tranquillamente con la macchina da sfoglia. Taglio a quadrati la pasta, metto un “ bel balocheto “ di ripieno, come diceva nonna Maria, e chiudo a tortellino. Li metto a seccare sulla retina. Potete anche congelarli.
I nostri tortellini sono più grandi di quelli emiliani, ma un po’ più piccoli dei tortelli romagnoli, insomma sono i tortellini veneti!